Cos’è la labiopalatoschisi

 

La labioschisi, comunemente definita labbro leporino, è una malformazione congenita dovuta a un’anomalia dello sviluppo.  Se la schisi, oltre al labbro, interessa anche l’alveolo gengivale e prosegue coinvolgendo anche il palato duro o, addirittura, quello molle, viene definita labiopalatoschisi.

 

                                    

LABIOSCHISI                                                                                     PALATOSCHISI

 

Il trattamento consiste in un intervento di chirurgia maxillo-facciale praticato, in genere, tra i 6-8 mesi di vita, con un secondo tempo chirurgico tra i 18 e 24 mesi nei casi di labiopalatoschisi completa. A questa prima fase potrebbe seguire, nei casi più complessi, un ulteriore intervento intorno agli 8-9 anni (innesto osseo in schisi alveolare residua).

In Italia, la labiopalatoschisi ha una incidenza di circa 1,5 casi ogni mille, per un totale di circa 800 casi all’anno.

Se nei Paesi ricchi questa malformazione viene curata a pochi mesi di vita e l’impressione comune è che non esista più, nei Paesi a basse risorse spesso mancano le competenze, le risorse e le strutture perché possa esse trattata adeguatamente.

 

CONSEGUENZE FUNZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIALI

I bambini affetti da labiopalatoschisi possono avere qualche difficoltà a nutrirsi, soprattutto se ai genitori non vengono fornite adeguate informazioni.

Se non trattata nei primi mesi di vita, come accade nei Paesi a basse risorse, i bambini, crescendo, hanno difficoltà a relazionarsi con i loro coetanei, a frequentare la scuola e, una volta cresciuti, a trovare un lavoro e, soprattutto per le giovani donne, a sposarsi. Inoltre, una malformazione del viso, del labbro o del naso, in alcuni contesti culturali e sociali, viene spesso considerata come una vera e propria maledizione, tanto da portare alla totale emarginazione sociale e all’abbandono per i bambini e per le madri.

UNA SPERANZA …

Le équipe chirurgiche di Progetto Sorriso nel Mondo Onlus portano la loro competenza specialistica, con cadenza annuale e in modo continuativo, in Paesi a basse risorse impossibilitati, per ragioni diverse, ad assistere adeguatamente i bambini affetti da malformazioni cranio-facciali.

La base totalmente volontaria dell’attività dell’Associazione permette di realizzare interventi chirurgici a costi bassissimi: 150 euro sono sufficienti per operare un bambino donando, in questo modo, al piccolo e alla famiglia la speranza di una vita dignitosa.

Fonte immagini: www.medmedicine.it